DJI Presenta DJI DOCK 2 per Matrice 3D e Matrice 3TD

La progressiva semplificazione delle procedure necessarie ad eseguire operazioni BVLOS (Beyond Visual Line Of Sight, oltre la linea visiva) ha incrementato la richiesta di droni in grado di volare più lontano, più a lungo o addirittura senza un pilota in campo, in campi applicativi quali la sorveglianza o il progress monitoring, cioè il monitoraggio continuo di un cantiere al fine di determinare lo stato dei lavori di costruzione.

Per accelerare lo sviluppo di questo settore di mercato ancora poco esplorato e semplificare ulteriormente i processi burocratici necessari ad ottenere i permessi richiesti, la nuova iterazione dell’hangar DJI, denominato DJI DOCK 2, ha subito un completo restyling tecnologico, ereditando dal vecchio modello esclusivamente il principio di funzionamento.

Matrice 3D e 3DT.

Dock 2 infatti, ospita un nuovo drone, sviluppato in due versioni dedicate a rilievi, Matrice 3D, e sorveglianza, Matrice 3TD.

I nuovi modelli si contrappongono direttamente a Matrice 30 Dock e 30T Dock, sfoggiando una sensoristica di tutto rispetto ma con un peso ridotto del 60%, comprimendo tutte le funzionalità (ed aggiungendone di nuove) di un drone da circa 4Kg, in un nuovo form factor da 1.6Kg.

I nuovi Matrice 3D/3TD hanno un’autonomia di 50 minuti, durante i quali riescono a coprire una distanza di circa 43Km, protezione IP54 ed un comparto camera di livello enterprise:

Matrice 3D:

– Camera principale da 20MP 4/3″ con shutter meccanico
– Camera secondaria 12MP 1/3″ con zoom ottico 8x, ibrido 56x

Matrice 3TD:
– Camera principale da 48MP 1/2″
– Camera secondaria 12MP 1/3″ con zoom ottico 8x, ibrido 56x
– Camera termica radiometrica 640×512@30hz

Entrambi i droni sono dotati di ricevitore RTK e sensori anticollisione a 360°.

Peso e ingombro ridotto.

Anche il sistema Dock è stato rivisitato, riducendo notevolmente la massa dello stesso, da 105Kg a 34Kg, e dotandosi, tra le altre cose, di camere perimetrali in grado sia di verificare la presenza di ostacoli, sia di accertarsi dello stato delle eliche del drone e, nel caso risultino danneggiate, impedirne il decollo. Sono presenti inoltre batteria di backup, slot per edge-computing, sistema RTK e stazione meteo.

 

Grazie al modulo di trasmissione avanzato DJI, i droni possono connettersi alle reti 4G, garantendo trasmissioni stabili anche in ambienti operativi complessi, aumentando la sicurezza del volo. Inoltre, la batteria del drone offre fino a 400 cicli di carica, riducendo del 50% il costo per singolo volo per gli utenti.

Il nuovo sistema è compatibile con  DJI SKY 2, piattaforma di gestione remota ideata per rilievi di alta precisione, analisi dei dati e ricostruzione 3D. Questo permette di controllare e gestire le operazioni dei droni da remoto. Gli operatori possono pianificare le missioni e i percorsi di volo direttamente dal cloud. Possono monitorare l’esecuzione e analizzare i dati raccolti. Durante il volo automatico, i droni evitano ostacoli e li aggirano in modo autonomo.

Gli operatori, inoltre, possono simulare e ottimizzare i percorsi di volo. Il sistema può anche pianificare automaticamente il percorso migliore verso un punto selezionato dall’operatore. Inoltre il Dock 2 può essere integrato con altri sistemi cloud, per usi specifici dei clienti.

I due sistemi sono, al momento, disponibili esclusivamente in Cina, ai prezzi di circa 9.000€ in versione Matrice 3D Dock e 10.000€ per Matrice 3TD Dock, ma non tarderanno a raggiungere il mercato europeo.



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