La tecnologia di Dron-e per l’ispezione aerea delle reti elettriche di Terna in regime operativo di BVLOS

È un vero e proprio gioco di squadra quello che ha recentemente coinvolto Dron-e e Aerialclick, due realtà italiane particolarmente attive nel mondo degli Unmanned Aircraft Systems (UAS), e Terna, il primo operatore di rete indipendente in Europa, nonché uno dei principali al mondo per chilometraggio delle linee gestite.

L’attività sul campo si è svolta questa estate nel territorio del comune di Pizzo Calabro, in provincia di Vibo Valentia, dove la squadra formata da Antonio Mazza e Fabrizio Simon per Dron-e, Gaetanocosimo Massari per Aerialclick, insieme ai rappresentanti di Terna, ha portato a termine, e con successo, l’attività di rilievo e ispezione di quattro chilometri di rete elettrica con un solo volo.

Propedeutico all’attività un intenso lavoro di programmazione e concertazione finalizzato all’ottenimento dell’autorizzazione, da parte di ENAC – Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, necessaria per operare nel cosiddetto BVLOS (Beyond Visual Line of Sight). Quello del BVLOS è un regime operativo normato per ovvie ragioni di sicurezza, e consiste nelle operazioni con drone al di fuori del campo visivo del pilota. Nell’ambito di questa attività di volo, i riferimenti normativi precisi in merito all’idea di VLOS (Visual Line of Sight, ossia con contatto visivo costante tra pilota e drone), e di conseguenza anche al BVLOS, che è la naturale estensione del precedente, indicano esplicitamente la capacità, da parte del pilota, di poter stabilire e riconoscere l’orientamento del drone nello spazio a distanza (i cosiddetti tre assi di rotazione pitch, yaw e bank) senza l’ausilio di collegamenti video e di altra strumentazione aggiuntiva, il che richiede maggiori capacità di controllo e gestione del drone rispetto a un semplice contatto visivo a distanza. Contatto che – oltretutto – è anche soggetto a limitazioni di natura personale (capacità visiva), ambientali (presenza o meno di ostacoli tra il pilota e il drone, morfologia e colore degli stessi), meteorologiche (e.g., nebbia) e intrinseche del drone (dimensioni, colore, intensità delle luci, indicatori rumorosi).

Sono dunque numerosi i requisiti documentali e operativi richiesti da ENAC al fine di poter rilasciare autorizzazioni specifiche volte a consentire le operazioni con droni in ambito di BVLOS, come quella svolta congiuntamente da Dron-e e AerialClick per Terna. Ai fini dell’attività di ispezione, Terna ha anche permesso di ricostruire una linea elettrica mediante il LiDAR (Light detection and ranging o Laser imaging detection and ranging), un sofisticato strumento di telerilevamento che è sempre più utilizzato in campo “dronistico” grazie alla sua compatibilità logistica e operativa con questi mezzi aerei innovativi.

Nella sua attività manutentiva della rete elettrica nazionale, oggi Terna, anche grazie a queste sperimentazioni, si sta affermando sempre di più come un partner decisivo nell’ecosistema dell’innovazione: è infatti una delle prime, in Italia, a condurre sperimentazioni attive con la modalità in regime operativo di BVLOS.

Per quanto concerne Dron-e, è un’azienda da anni attiva, in Calabria e non solo, nella fornitura dei servizi relativi ai mezzi aerei a pilotaggio remoto, e opera da tempo anche nel settore delle ispezioni di rete elettrica in Italia. Con la sperimentazione attiva del BVLOS, Dron-e compie così il passo successivo verso l’ottimizzazione concreta delle ispezioni aeree industriali, un settore che, proprio grazie ai droni, sta sperimentando negli ultimi anni un miglioramento generale dell’efficienza senza precedenti.

Antonio Mazza, Project Manager di Dron-e, afferma infatti che “questo progetto è la dimostrazione che, con il supporto degli enti preposti, si può dare un concreto risultato in termini di ottimizzazione del lavoro aereo al fine migliorare l’efficacia e l’efficienza generale delle ispezioni industriali. Quanto dato di fatto è rappresentativo per il settore specifico delle ispezioni su linee elettriche, ma risulta esportabile su tutte le attività di monitoraggio ambientale, di controllo delle infrastrutture lineari naturali e artificiali (coste, fiumi, ferrovie, elettrodotti) e potrebbe essere esteso anche a missioni con raggio d’azione di diverse decine di chilometri”.

Francesco D’Amico



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